Andamento dei prezzi delle case a fine 2018 e previsioni per il 2019

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I prezzi degli immobili nel 2018, comunicati dall’Istat, sono in calo costante. Scopriamo quali saranno le previsioni dei prezzi degli immobili nel 2019.

Da sempre, chi investe nel mattone vuole conoscere l’andamento dei prezzi delle case e la sua evoluzione nel tempo. Chiedersi se i prezzi delle case saliranno è una domanda legittima in un’economia come la nostra, dove l’andamento del mercato immobiliare è una valida misura della performance economica del nostro Paese. Come sono andati, dunque, i prezzi alla fine del 2018 e quali sono le previsioni del mercato immobiliare per il 2019?

I trend dei prezzi degli immobili sono in costante calo, nonostante la crescita delle compravendite. Un andamento, questo, che caratterizza il mercato immobiliare da qualche anno e che è stato confermato dall’Istat anche per il terzo trimestre del 2018, malgrado il lieve segnale positivo del periodo precedente su base congiunturale. I prezzi delle abitazioni avevano infatti registrato un lieve rialzo nel periodo aprile-giugno rispetto a inizio 2018. Una leggera ripresa che è stata solo illusoria, dunque: l’Istat comunica una diminuzione dello 0,8% per l’ultimo trimestre 2018 e un’analoga contrazione su base annua. Nessuna speranza che i prezzi delle abitazioni possano aumentare, almeno per il prossimo futuro.

Per quanto riguarda il calo dei prezzi bisogna sottolineare che:

  • non si tratta di un fenomeno recente ma riguarda gli ultimi 10 anni del mercato immobiliare;
  • negli anni successivi alla crisi economica del 2008 il calo è stato pressoché continuo, fino a raggiungere un -5,7% registrato nel 2013;
  • la parabola discendente dei prezzi delle case in Italia è iniziata nel 2012, quando è stato registrato un -2,5%;
  • nel 2017 i valori dei prezzi degli immobili hanno raggiunto il livello pre-crisi del 2004, facendo pensare a una graduale stabilizzazione nei prezzi delle case.

Gli anni della crisi del mercato immobiliare

Tra il 2007 e il 2013 sono diminuiti costantemente i prezzi degli immobili e il numero delle compravendite, anche in seguito a una drastica riduzione dell’erogazione del credito da parte delle banche e per un clima generale di incertezza. Nel 2012 si è registrata la contrazione più importante dei prezzi (-10,2% in un solo anno) e delle compravendite (-25,8% rispetto al 2011). Queste hanno raggiunto il picco più basso nel 2013, ritornando ai livelli degli anni ‘80.

Prezzi delle case in calo: i motivi

Secondo le stime preliminari elaborate dall’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie per fini abitativi o per investimento, nel terzo trimestre 2018 i prezzi sono diminuiti del 16,7% rispetto alla media del 2010 (primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’IPAB). Alla base del crollo ci sono le abitazioni esistenti, i cui prezzi sono diminuiti del 22,9%, mentre le abitazioni nuove hanno segnato un +0,2%.

Anche per il terzo trimestre del 2018 la flessione dei prezzi è da attribuire unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, che hanno registrato una flessione su base tendenziale dello -1,3% (era stata 0,8% nel trimestre precedente). Le abitazioni nuove, invece, aumentano di prezzo, passando da +1,2% nel secondo trimestre del 2018 a +1,4% nel terzo trimestre. Mentre su base congiunturale la diminuzione è dovuta a entrambe le tipologie (-1% per le abitazioni esistenti e -0,2% per quelle nuove). Il tasso di variazione per il 2018 è quindi di -0,5%.

I prezzi delle abitazioni esistenti in costante calo

Nel corso del 2018 i prezzi delle abitazioni esistenti hanno registrato variazioni tendenziali che rimangono negative, con un calo dell’1,3%. Questo numero non tiene conto dell’infinito patrimonio di immobili privi di qualsiasi valore poiché non riescono a essere venduti o dati in affitto. Pertanto il valore delle abitazioni esistenti potrebbe essere ancora più basso di quello misurato.

E le compravendite?

Questo andamento dei prezzi negativo si inserisce in un contesto che vede una crescita costante dei volumi delle compravendite. È stato dello 6,7% l’aumento tendenziale registrato per il terzo trimestre del 2018 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale. Le transazioni, dunque sono in crescita e si prevede che questo trend non si arresterà nemmeno per il 2019. Negli ultimi anni le compravendite nel mercato immobiliare sono tornate a crescere, in particolar modo tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, quando sono stati introdotti diversi bonus a sostegno dell’acquisto e della ristrutturazione delle abitazioni, e mutui più favorevoli per la casa. Nel 2014, inoltre, la Bce aveva immesso liquidità rendendo più facile l’accesso al credito ad imprese e consumatori, che hanno ripreso fiducia.

E dunque, conviene acquistare casa nel 2019?

Si può ipotizzare che le previsioni del mercato immobiliare riguarderanno un calo costante dei prezzi degli immobili. Per chi cerca casa nel 2019 è pertanto possibile ottenere un risparmio consistente. Anche se, in realtà, la modalità utilizzata per acquistare casa può incidere notevolmente sul prezzo finale pagato. Comprando da un privato, ad esempio, è possibile risparmiare sulla provvigione dell’agenzia. Esiste, ad ogni modo, un modo ancora più vantaggioso di comprare casa: partecipare a un’asta giudiziaria. Per chi sceglierà questo canale, sicuramente sarà conveniente acquistare casa nel 2019.

Aste giudiziarie immobiliari

Non tutti conoscono le aste giudiziarie che riguardano la vendita di immobili, né tantomeno sanno esattamente quali sono le regole per prendervi parte. Questa tipologia di aste riguarda la vendita di immobili provenienti da procedure esecutive disposte dal tribunale competente. A volte può capitare che un’azienda costruttrice di un immobile faccia fallimento dopo aver costruito, oppure un privato non sia in grado di pagare il mutuo e si veda pignorata la casa. In entrambi i casi viene organizzata un’asta per rivendere l’immobile e riuscire a ripagare i creditori. Nel caso di un’asta immobiliare, generalmente, il prezzo base fissato è molto basso perché si cerca di concludere la vendita nel minor tempo possibile. Di conseguenza, il prezzo dell’immobile proposto sarà molto interessante per il compratore.

Infine, si può aggiungere il fatto che, in larga parte, tali aste si svolgono in rete, aggiungendo ulteriore convenienza per il compratore, che non è più costretto a recarsi di persona presso le Cancellerie dei Tribunali per conoscere le aste in corso. Anzi, può fare la propria offerta direttamente dal proprio pc o smartphone, in totale comodità.