Estensione del bonus affitti: come funziona e come si può richiederlo

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Alla luce delle ultime novità bonus affitti avvenute in questi mesi, è giunto il momento di mettere un punto alla situazione e capire in che cosa consista esattamente, oltre ai requisiti che bisogna avere per poterne avere diritto e alla procedura con cui è possibile richiederlo. Ma prima di tutto, bisogna tenere a mente che questa misura è stata una novità relativamente recente. Le prime notizie al riguardo risalgono infatti al 2020. Per la precisione, alla data d’uscita del Decreto-legge numero 34 (il cosiddetto Decreto Rilancio): il 19 maggio 2020. All’epoca, però, il bonus era conosciuto come un credito d’imposta che lo Stato ha poi prorogato con i decreti Ristoro.

Che cos’è?

Il bonus affitti così come lo si conosce oggi è una misura che è presente del Decreto Sostegni. Si tratta di un contributo a fondo perduto. Per “fondo perduto” si intende una tipologia di prestito di un contributo che però non bisognerà mai restituire, né è soggetto a interessi. Destinato in origine alle imprese in difficoltà, perché infatti era prevista una riduzione del prezzo del canone di locazione del 60% per gli immobili che non erano destinati a uso abitativo, questa agevolazione ha in seguito esteso la propria platea di beneficiari. E adesso si parlerà proprio di chi ha diritto a godere di questa specifica agevolazione (fonti: Fiscomania e Wikicasa).

Il bonus affitti spetta infatti a coloro il cui fatturato medio mensile tra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021, nonché tra il 1 aprile 2019 e il 31 marzo 2020, abbia registrato un calo di almeno il 30%. I principali destinatari sono le imprese di commercio al dettaglio con un fatturato che supera i 5 milioni di euro e le imprese nate nel 2019 che però non devono rispettare dei specifici vincoli di fatturato. Ma adesso la lista dei beneficiari includono le aziende turistiche, le agenzie di viaggio e infine i tour operator. Non è escluso che la platea si allarghi ulteriormente in futuro (fonti: LeggiOggi e Informazione Fiscale).

Come funziona?

Il bonus affitti funziona in questo modo. Quando lo si applica, il canone di locazione di un immobile a scopo commerciale si riduce del 50%. Il limite massimo è di 1.200 euro all’anno per qualunque locatore. Il contributo massimo che gli viene riconosciuto ammonta a un massimo di 100 euro al mese, per una riduzione che si aggira sui 200 euro al mese. Tuttavia, questa riduzione può essere limitata per alcuni mesi. Ecco un esempio pratico del suo funzionamento: su un affitto di 500 euro si applica una riduzione di 100 euro. Questo porta a un affitto di 400 euro. Il locatore riceverà 50 euro, per un totale di 600 euro all’anno (fonte: QuiFinanza)

Per fare un altro esempio, si ponga il caso in cui un locatore decida di mettere in affitto un locale a 600 euro. Un giorno, lui prende la decisione di applicare una riduzione che ammonta alla somma di 200 euro. A questo punto, se è riuscito a beneficiare del bonus affitti, riceverà la somma di 100 euro, per un totale di 1.200 euro all’anno come credito di imposta. Questi sono solo due esempi dell’applicazione di questa agevolazione, a dimostrazione dei vantaggi che comporta richiederla. E poiché, come già detto, si tratta di un finanziamento a fondo perduto, non è necessario prendere in considerazione eventuali interessi, né pensare di restituire alcunché.

Come chiederlo?

Ci sono due modi in cui ti sarà possibile richiedere questa agevolazione. Il primo consiste nell’inoltrare la domanda in forma telematica, presso il sito dell’Agenzia delle Entrate. Il secondo consiste nel recarsi nel Comune in cui risiedi con la domanda compilata (è possibile scaricare il modulo proprio qui: https://www.moduli.it/modulo-bonus-affitto-2021-pdf-9570). Una volta che avrai consegnato la tua domanda, indipendentemente dalla modalità che hai scelto, riceverai un tuo numero di protocollo. A questo punto, bisogna aspettare che l’Agenzia delle Entrate o il Comune pubblichi una graduatoria di chi si è qualificato a ricevere il bonus affitti. Non vedrai dei nomi e cognomi, però. Dovrai riconoscerti tramite il tuo numero di protocollo (fonte: SoldiOggi).

Se sei presente nella graduatoria, puoi aspettarti di ricevere il tuo bonus affitti nell’arco dei prossimi tre mesi dalla pubblicazione della suddetta graduatoria. I fondi dovranno essere versati dalla regione a cui appartiene il tuo Comune di residenza. Se invece il tuo numero di protocollo è assente dalla graduatoria dei beneficiari, e credi che sia stato fatto un errore, o che sia stata commessa un’ingiustizia nei tuoi confronti, ti sarà possibile presentare un ricorso presso la tua Regione. Come è già stato messo in evidenza, è una sua responsabilità erogare questa specifica agevolazione, anche se lo hai richiesto tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate e non presso il Comune (fonte: Soldioggi)

Scadenze

Il bando è attivo dal 16 febbraio al 31 luglio 2021, ma la scadenza era stata fissata prima al 31 marzo e poi al 9 aprile. Ma il termine ultimo che bisogna comunque rispettare è quello del 31 dicembre. Questo limite temporale è stato imposto dall’articolo 122 del decreto Rilancio numero 34 del 2020. E ciò significa che, allo stato attuale, se sei un avente diritto a questa agevolazione, hai ancora un po’ di tempo per farne richiesta presso le autorità competenti. Ma non solo. Il bonus affitti è ancora valido anche per chi ha pagato in ritardo l’affitto del suo locale destinato a un uso commerciale (fonti: IPSOA, FiscoOggi e QuiFinanza).

Bonus affitti: conclusione

A questo punto, sai tutto quello che ti serve sapere, se sei tra i potenziali beneficiari del bonus affitti. Considerato il successo dell’iniziativa, è probabile che questa agevolazione verrà estesa anche negli anni successivi, salvo imprevisti. Ma bisogna anche far notare che la situazione non è stata la stessa in tutte le città. Per esempio, stando a una notizia del 15 aprile 2021, a Roma, solo 3,3 milioni di euro sui 27 previsti sono stati erogati per finanziare questa misura (fonte: Roma Today). Ma poiché le restrizioni stanno diminuendo, è legittimo sperare che l’attività degli uffici pubblici di tutta Italia tornino a tutto regime, e che chi abbia diritto al bonus affitti lo riceva in tempo.