Come risolvere le controversie condominiali con zero stress

Nessuno vorrebbe avere a che fare con delle controversie condominiali, e in questo articolo si parlerà di come risolvere senza stress alcuno. Ma prima di tutto, è bene riassumere quali sono le principali ragioni per cui possono sussistere tali controversie: – una ripartizione delle spese condominiali scorretta, o percepita come scorretta; – le delibere di spese condominiali extra, decise senza che tutti i condomini siano d’accordo; – la presenza di animali domestici, in particolar modo se si trovano nelle scale, in ascensore o nel giardino del condominio; – le regole nell’utilizzo delle parti comuni che non vengono rispettate o che vengono rispettate solo in parte; – una scarsa attività e/o comunicazione da parte dell’amministratore; – la scarsa pulizia e manutenzione del condominio stesso.

Quando il vicino di casa è maleducato

Prima di parlare del primo dei quattro casi limite che danno origine alle controversie condominiali, è bene conoscere le regole principali per prevenirle. Innanzitutto, bisogna prestare attenzione al proprio comportamento. Oltre a ciò: – ci si metta nei panni del proprio vicino per riconoscerne le eventuali ragioni. – si controllino le proprie emozioni negative come l’egoismo, la competitività e l’aggressività. – si ascoltino le ragioni altrui senza preconcetti e pregiudizi, prima di esprimere la propria opinione. – si instauri delle relazioni più o meno profonde con i propri vicini. Se si pensa che possano causare delle problematiche, approfondire la loro conoscenza aiuterà a limitare i motivi di disagio e soprattutto a prevenire futuri litigi.

Il primo caso limite che causa controversie condominiali è il vicino maleducato. Tiene la televisione accesa a tutto volume e fino a tarda notte. Scuote la propria tovaglia alla finestra facendo andare lo sporco e le briciole nei balconi sottostanti. Parcheggia la propria macchina, il proprio scooter o la propria motocicletta di fronte al garage condominiale. Come affrontarlo, facendo a meno di utilizzare le sue stesse armi? – chiedi all’Amministratore di far recapitare a tutti i condomini una lettera che rammenti le regole della vita in comune. – se non basta, richiedi che il suo caso venga messo all’ordine del giorno della prossima assemblea condominiale. – durante l’assemblea, non muovergli delle accuse dirette.

Se il vicino di casa è litigioso

Il vicino di casa litigioso, un’altra possibile causa di controversie condominiali, ama appunto scatenare delle liti per qualsiasi motivo, reale o immaginario. Il suo modus operandi consiste nel fare delle polemiche anche la più piccola inezia, alzare la voce, ricercare lo scontro verbale e/o fisico. Una frase tipica di questa figura è “la farò contattare dal mio legale”, ma come trattarla prima che si arrivi davvero in tribunale? Qual è l’atteggiamento più corretto da assumere nei suoi confronti prima che la situazione peggiori, anche senza ricorrere agli avvocati? Naturalmente, se il vicino di casa in questione commette dei reati di stalking, violenza privata o minacce, è necessario denunciarlo presso le autorità.

Se però non è il suo caso, ed è “solo” un individuo litigioso, e pertanto non sussistono casi di stalking, violenza privata o minacce, puoi adottare una strategia alternativa per allentare le tensioni che esistono tra te e questa persona. Innanzitutto, scopri il suo punto debole, o quantomeno cerca di stabilire un qualche punto di contatto. Quando parteciperete alla prossima riunione di condominio, potreste presentarvi con dei dolcetti, fatti in casa oppure acquistati in pasticceria o al supermercato, offrendoli a tutti. Il vicino litigioso, interpretando il tuo gesto come una manovra di tipo distensivo, potrebbe apprezzare il tuo gesto, e tu riusciresti a scoprire e coltivare il suo lato migliore.

Se il vicino di casa è pignolo

Il vicino di casa pignolo, il terzo caso limite in cui ti potresti imbattere quando vai a vivere in un condominio, si contraddistingue per la sua notevole severità e rigidità, anche sul dettaglio più insignificante del regolamento del suddetto condominio. Nessuno nega che sia giusto rispettare le regole stabilite dall’amministratore, se non altro per assicurare che tutti convivano nel massimo della civiltà. Ma il vicino pignolo si comporta come quello litigioso, nel senso che farà sentire la propria voce anche di fronte all’infrazione alle regole di minor conto, laddove far notare la cosa al trasgressore risulta essere un comportamento più che sufficiente. Ma ti è possibile intervenire prima che la situazione degeneri.

Per ridurre le probabilità che il vicino di casa pignolo sia causa di una delle controversie condominiali più fastidiose che possano tenersi luogo, si potrebbe fare leva proprio sul suo essere pignolo. Poiché conoscerà il regolamento condominiale da cima a fondo, saprà addirittura consigliarti sui migliori operai specializzati del vostro quartiere, in modo da farti risparmiare il tempo di cercarne da voi qualora ne abbiate bisogno. Quando puoi, fagli capire che non sapresti come fare senza di lui. Sentendosi onorato, sarà sempre più bendisposto verso di te. Se però non riesci a sopportarlo, fai in modo di evitare di incrociarlo, oppure di liquidarlo quando lo incontri, ovviamente nel modo più educato possibile.

Se il vicino di casa e/o l’amministratore è menefreghista

Adesso bisogna parlare del vicino menefreghista che non solo non si presenta mai alle assemblee condominiali, esprimendo disinteresse nei confronti delle decisioni comuni. Ma paga anche in ritardo le proprie rate, oppure non le paga affatto. Si inventa qualunque pretesto pur di giustificare il proprio comportamento. Spesso la sua figura coincide con quello dell’amministratore. Il suo modus operandi include fare qualunque cosa pur di non essere rintracciato. Alla prima occasione possibile, specie se si tratta dell’amministratore, è bene esprimergli la propria intenzione di non rinnovargli il mandato. E in più, esibisci le copie delle e-mail e dei fax che gli hai inviato. In questo modo, non farà più finta di niente.

Le controversie condominiali: conclusione

Nel 2010, il governo ha introdotto la mediazione civile. Questa procedura permette a due parti di incontrarsi davanti a un mediatore. Ovvero un professionista che appositamente formato per gestire i conflitti. Dopo un primo incontro di programmazione a titolo gratuito (gli altri non lo sono), il mediatore verifica con le parti e i rispettivi avvocati la possibilità di proseguire il proprio lavoro di mediazione. Se non si partecipa al processo senza giustificato motivo, il giudice desume argomenti di prova nel successivo giudizio. Quando la mediazione risulta essere una condizione di procedibilità della domanda giudiziale, il giudice condanna la parte costituita assente al processo al pagamento di una somma pari al contributo unificato.