Fideiussione bancaria e affitti: ecco come funziona

Per potersi tutelare da un eventuale mancato pagamento, molti proprietari di casa richiedono ai propri affittuari di stipulare una fideiussione bancaria. Si tratta, molto semplicemente, di una forma di garanzia per il proprietario di casa: nel caso in cui l’affittuario non sia in grado, per qualunque ragione, di pagare regolarmente l’affitto, subentrerebbe la garanzia data dalla fideiussione (o fidejussione, secondo un omologo grafico). Vediamo ora, più nel dettaglio, il funzionamento di questa particolare forma di garanzia.

La fidejussione bancaria: cos’è e come funziona?

La fideiussione è una forma contrattuale che permette di cedere parte di un obbligo ad una terza parte. Nel caso degli affitti, detta in maniera più semplice: l’affittuario stipula una fidejussione con la banca, per un importo pari (ad esempio) a 6 mesi d’affitto; la banca si impegna, così, a pagare il proprietario di casa per una cifra pari a 6 mesi d’affitto, nel caso in cui l’affittuario non sia più in grado di pagarlo per qualunque ragione. Insomma: si tratta di coinvolgere un terzo soggetto nel contratto, un soggetto capace di fare da garante su un possibile debito futuro.

Questa forma di garanzia può essere stipulata sia dalle persone fisiche che dalle persone giuridiche, ossia dalle aziende. Per le persone fisiche, per poter richiedere la fidejussione presso una banca, è necessario presentare:

  • Documenti d’identità e codice fiscale
  • Ultime 2 buste paga
  • Modello 730

La banca procederà poi a effettuare le opportune valutazioni sull’affidabilità del cliente. In alcuni casi, l’istituto bancario potrebbe richiedere il pagamento di un deposito cauzionale, per coprire parte dell’ammontare della fidejussione. È importante notare che non esistono limiti all’importo richiedibile in garanzia con fideiussione ma, naturalmente, la banca stessa provvederà a istituire dei limiti di massima a seconda del reddito del richiedente e della sua solidità creditizia.

Attenzione: chi ha un indice di affidabilità molto basso, o è iscritto al registro dei cattivi pagatori, potrebbe avere serie difficoltà nello stipulare una fideiussione con un istituto bancario.

I vantaggi della fideiussione per proprietari e inquilini

La crisi economica ha reso sempre più precarie numerose posizioni lavorative e, di conseguenza, tante famiglie hanno avuto gravi difficoltà nel pagamento dell’affitto in alcuni periodi di tempo. Come se ciò non bastasse, la crisi da coronavirus ha esacerbato la situazione: numerosi professionisti, lavoratori autonomi e imprenditori si sono trovati senza un reddito in maniera del tutto inaspettata e improvvisa; in questa particolare condizione, tanti inquilini si sono trovati in seria difficoltà con il pagamento dell’affitto.

In tutte queste situazioni, la fideiussione può essere estremamente vantaggiosa, sia per il proprietario di casa che per l’inquilino. Infatti, nel caso di morosità degli inquilini, il proprietario di casa è pienamente titolato a richiedere lo sfratto, secondo i termini di legge.

Lo sfratto, però, richiede molto tempo perché sia esecutivo, e soprattutto – in particolare nel caso in cui gli inquilini non si mostrino particolarmente collaborativi – può anche richiedere un notevole esborso di denaro. Senza contare che in questi casi è molto complicato (e costoso) esigere la somma dovuta dall’inquilino, anche affidandosi ad un servizio di recupero crediti.

La sottoscrizione di una fidejussione permetterà al proprietario di casa di continuare a percepire l’affitto, anche nel caso in cui l’inquilino dovesse trovarsi in una situazione di grave difficoltà economica.

Anche dal lato dell’inquilino moroso per circostanze indipendenti dalla sua volontà questa particolare forma di garanzia è estremamente vantaggiosa: nonostante il mancato pagamento, la procedura di sfratto non verrà avviata immediatamente, e l’inquilino potrà avere il tempo di trovare un nuovo impiego con più tranquillità. L’importo erogato dalla banca andrà in seguito restituito a rate; l’ammontare delle rate e il loro numero è stabilito contrattualmente, e può variare a seconda dell’istituto bancario di riferimento.

I lati negativi della fidejussione

Alcuni inquilini preferiscono non stipulare un contratto di fidejussione a causa degli elevati costi di quest’ultimo. Infatti, l’istituto bancario richiede una commissione annuale, che normalmente si aggira sull’1% per quel che riguarda la componente di interesse fisso, e dallo 0,70% fino al 3% per la componente variabile. Tali percentuali di interesse andranno calcolate sull’intero capitale garantito dall’istituto bancario: ad esempio, richiedendo una garanzia per un capitale complessivo di 6000 euro, ogni anno dovranno essere corrisposti, alla banca, più di 180 euro. Inoltre, i costi di istruttoria per questo tipo di pratica sono piuttosto elevati: l’apertura di una fidejussione ha un costo che varia tra i 60 e gli 80 euro e, inoltre, la banca può richiedere al volenteroso affittuario di vincolare una certa somma di denaro, come ulteriore garanzia in caso di scarsa solidità creditizia.

Insomma: si tratta di spese piuttosto notevoli, soprattutto nel caso in cui la fidejussione venga stipulata per garantire l’affitto di 12 mesi. Nonostante la richiesta di questo tipo di garanzia sia ormai la prassi, molti inquilini preferiscono evitare questa tipologia di contratto, rinunciando alla tutela contro lo sfratto in caso di involontaria morosità.

Normalmente le aziende preferiscono, invece, stipulare una fideiussione assicurativa. Questo tipo di garanzia viene erogata in maniera molto più semplice ed immediata rispetto a quella bancaria, ed è complessivamente più economica, grazie ai tassi d’interesse inferiori. Questo tipo di strumento è sempre più utilizzato anche dagli affittuari privati, e non solo dalle imprese. La differenza con la fidejussione bancaria è minima; in ogni caso, consigliamo di valutare con molta attenzione i costi delle fidejussioni proposte dai vari istituti di credito e dalle assicurazioni, prima di stipulare qualunque contratto: solo con un accurato lavoro di comparazione potrai assicurarti di aver scelto l’opzione più conveniente per le tue esigenze.

Ora sai alla perfezione come funziona una fideiussione bancaria, quali sono i requisiti minimi per ottenerla e perché può essere molto utile sia per il padrone di casa che per l’affittuario. Per tutte le novità sull’affitto di casa, sul mercato immobiliare, sulle aste e sui trucchi più interessanti per mantenere in ordine l’ambiente domestico, continua a seguire il blog di Real Estate Discount: qui potrai scoprire tante informazioni utili per la tua casa!